Non so da dove cominciare.
Sono stata un mese via, ormai lo sanno anche i muri. Son tornata a Firenze e mi sono trovata catapultata dentro una campagna elettorale che non so come cominciare.
La mia attività politica, fino ad ora, è stata fatta prevalentemente di discussioni più o meno animate davanti ad una birra con amici o dietro ad un tavolo con illustri sconosciuti: sono una radicale ignota, silenziosa in pubblico, tendenzialmente logorroica nel privato.
Quello che ho sentito fino ad ora, tranne rari casi, è farcito di retorica, buonismo e una strizzata d'occhio al bottegaio fiorentino: quello che so che non voglio far venire fuori durante la mia campagna elettorale è precisamente questo. Adesso resta da articolare in maniera un pochino più organica quello che vorrei venisse fuori.
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