mercoledì 20 settembre 2006

Era un sacco di tempo fa. La mia nonna paterna era in fin di vita in un letto di ospedale. Ho visto per la prima volta mio padre ubriaco. Anche se non lo voleva ammettere, sapeva benissimo che La Nonna (la lettera maiuscola è minimo sindacale) stava per lasciarci, idem mia madre per la quale La Nonna era una specie di mamma italiana e non la classica suocera (o nel caso specifico ex-suocera) rompicoglioni. E questa, assieme alla mia laurea, è l'immagine più bella e commovente che ho dei miei genitori assieme: due adulti ubriachi-tristi-genitori che si vogliono bene e che si raccontano non i più profondi ma quasi cazzi loro e si sfogano e tirano fuori tanto (perchè tutto, diciamocelo, sarebbe troppo. troppo strappalacrime, forse, e poco realistico. Quella sera nessuno ha dormito abbracciato alla tazza del cesso).

Era un po' di tempo fa. Fine di una bella ma troppo lunga storia d'amore della sottoscritta. Vari invaghimenti. Chiacchierate lunghe su vita sentimentale e sessuale della sottoscritta con l'Augusto genitore. "Se tua figlia ti raccontasse certe cose....", "Se ne parla! Tranquillamente, che ti credi?"...

Era forse un'ora fa. Usciti dal teatro del sale, allegrotta io, decisamente alticcia la genitrice (colpa anche del grappino post-tutto usato come idraulico liquido), si inizia la disperata ricerca dell'accendino. E le risate di tipo adolescenziale per l'accendino genitoriale in tasca e quello filiale in mano. E le ginocchia piegate per la pipì che incombe. E la sottoscritta che decide di scortare l'alticcia genitrice fino al portone di casa.

Sto invecchiando: testimoni quei tre capelli bianchi in bella vista sulla mia capoccia.

martedì 12 settembre 2006

Poco prima delle nozze (Cronache da un matrimonio/5)

La sera prima del matrimonio gli sposi dormono separati, ergo la sposa va a dormire dalla futura suocerigna . Ergo ansia, emozione, ultimi preparativi (e coinquilini pelosi degli ex futuri sposi) si trasferiscono al pianerottolo di Livietta e genitrice.
La genitrice, in un momento di stanchezza mi supplica di non sposarmi mai. Ma poi, sotto sotto si diverte a rompere i coglioni, organizzare, depilare sposa e testimone, guardarmi impacchettare riso, vedersi passare per casa parenti pisani, parenti fiorentine nonchè truccatrici, assistere a sventolii di mani smaltate ecc ecc.
E in fondo, anche se l'ho fatta puzzolente, mi sono divertita (e non poco!) anche io.

Il vestito della testimone (Cronache da un matrimonio/4)

La testimone aveva un sacco di cose a cui pensare e da fare e si è dimenticata di pensare al vestito al momento opportuno. E lo ha detto alla famiglia. E la famiglia ne ha fatto una tragedia. E alla testimone è passata la voglia di andare per negozi di vestiti e ha tirato fuori la sua unica passione veramente femminile e s'è fatta tutti i negozi di scarpe. Più e più volte. E si è comprata delle bellissime scarpe di vernice rossa con un bel tacco sette (più o meno).
E alla fine, col suo travestimento, è riuscita pure a non farsi riconoscere da qualcuno.

sabato 2 settembre 2006

Qualcosa di... (Cronache da un matrimonio 3)

Si dice che la sposa debba indossare:
  • qualcosa di nuovo
  • qualcosa di vecchio
  • qualcosa di prestato
  • qualcosa di blu
Qualcosa di nuovo è facile: il vestito.
Qualcosa di vecchio: anche questo può essere facile, basta andare sulla biancheria.
Qualcosa di blu. Che si fa? Matrigna dello sposo e testimone dello sposo partono alla ricerca delle mutande blu. Nonostante la penuria di negozi aperti e le pretese della cognata le troviamo, sono nostre. Blu, cotone, tre civette e la scritta "ambarabà ciccì coccò". Perfette per la prima notte di nozze, sensualissime. Ci giriamo: i boxer blu, con una civetta e la scritta: "I'm a nocturnal animal". Non resistiamo: le mutande blu le avrà pure lo sposo, così è deciso!
Qualcosa di prestato. Che cacchio si presta alla sposa? Collana? Dice che poi sembra un albero di natale. Mutande? No, quelle sono blu e regalate. Scarpe? Ma neanche... Orecchini? Fatti apposta per lo sposalizio, non se ne parla nemmeno. La matrigna tira fuori dal cappello la cazzata risolutoria, non sia mai che il matrimonio vada a puttane per un qualcosadiprestato ignorato! La matrigna (ormai suocerigna) cuce un bottone sulle mutande blu che si farà rendere poi!
La cucitura è risultata poi inutile, visto che la sposa ha deciso che con la mia collana di perle non sembrava affatto un albero di natale, ma solo una bella sposa.