giovedì 18 maggio 2006

Cat sitter

Colei da cui regolarmente scrocco pasti (la mi' mamma) è partita, affidandomi gatti e piante.
Pensando di far cosa gradita alla bestiolina con cui ho condiviso il letto, il divano, la coratella e l'affetto materno, ieri sera l'ho presa (con tanto di lettiera, chcchini e ciotola d'acqua) e l'ho portata a casa mia.
E' partita per l'esplorazione della casa (per altro già nota all'esserino tutto culo, occhioni e pelo) e poi s'è piazzata sul letto, accanto a me. Come ai vecchi tempi.
Verso le cinque, la bastarda ha avuto nostalgia della casa materna e ha cominciato a rompere i coglioni, che tradotto in parole povere significa: fare l'anima in pena a giro per casa, aprire l'armadio (ante scorrevoli, ha dei muscoli nelle zampe inaspettate la piccola rompicoglioni), aprire i cassetti del mobile del bagno, fare tic-tac con le unghie sul parquet, ....
La ignoro, prima o poi le passa. Non le passa. La prendo in collo e cerco di addormentarmi grattandola sotto la collottola. Niente. Mi infilo la prima maglietta che trovo, le prima scarpe che trovo e in boxer, golf di lana, ballerine azzurre carico la bestia sotto braccio, attraverso il pianerottolo e riporto l'infame a casa sua.
Vaffanculo Gina, piangi da sola a casa della tu' mamma umana. Io vado a farmi un altro caffè.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Adorabili i mici!

http://Panther.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

La prima volta che abbiamo dormito da livia, l'animale si era piazzato sul letto della ciluzza
io: mandiamola fuori- e ciluzza- ma no povera gatta, è la sua stanza, teniamola con noi la ginetta- e io- va bene, tanto è sul tuo letto,che strano però che da me non viene.
L'ultima volta non c'era la ciluzza, bensì un temibile vicepreside originario di parma, uomo senza scrupoli quasi al mio pari, col quale c'era stata subito sintonia sul trattamento da riservare alla gatta. Che nel frattempo,avendo capito quale aria tirava,si era intrufolata di sottecchi nella camera e,nascosta in un qualche pertugio,attendeva l'oscurità per uscire e fare i suoi comodi a nostre spese.Insomma partì la caccia al gatto, e una volta stanato lo accompagnammo alla porta con lo stesso riguardo con cui si allontanano gli avventori molesti dai migliori café del porto di Calais.
Ha grattato un po' sulla porta,poi ha smesso.
Era andata a dormire nell'altra stanza con la sua padrona.
Insomma io con quella gatta non ho avuto proprio nulla da ridire, livia proprio non ti capisco.

Livietta ha detto...

Caro ing, proprio proprio nulla da ridire sulla mia adorabile bestiolina? I miei ricordi sono un diversi...

Anonimo ha detto...

abbiamo raggiunto un'intesa
perchè non glielo chiedi?

Livietta ha detto...

stasera provvedo. poi fo sapere.

Livietta ha detto...

Dice che l'intesa non c'è stata. Che te la sei sognata.

Anonimo ha detto...

certo che c'è stata.
Lei non dorme nella camera in cui dormo io.
Io sono d'accordo, perchè lei no?
Ah forse
quando grattava sulla porta
era perchè voleva tornare dentro?
Ma pensa
Chissà perchè poi
Cosa ci sarà mai stato in quella camera che altrove non c'era

Livietta ha detto...

che domande...i tuoi piedi!!!